\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Il 10 giugno lÆItalia dichiarava la guerra alla Francia e alla Gran Bretagna, nellÆerrata convinzione che le sorti del conflitto
fossero in effetti decise, e nonostante i tentativi di dissuasione operati su Mussolini dal presidente statunitense Roosevelt e dal pontefice Pio XII. Per lÆItalia la guerra, nellÆimpossibilitα dÆimpiegare in maniera redditizia i sottomarini, ebbe come
teatro esclusivo, in un primo periodo almeno, il Mediterraneo. Le battaglie di Punta Stilo (o della Calabria, come la chiamano gli Inglesi: 8-9 luglio 1940) e di Capo Spada (19 luglio 1940) misero in evidenza la superioritα che al nemico davano le corazz
ate e, pi∙ ancora, la tempestivitα dellÆintervento nel combattimento da parte dellÆaviazione. LÆ11 novembre la situazione italiana si aggrav≥ ulteriormente per lÆattacco aereo sferrato di sorpresa contro la flotta concentrata a Taranto. Nelle battaglie c
itate, come in quella combattuta il 27 novembre 1940 a Capo Teulada (detta dagli Inglesi, di Capo Spartivento Sardo), si mostrarono gli inconvenienti, per lÆItalia, della mancanza di navi portaerei. Fu questa la ragione dellÆassenza dellÆaviazione italo-
tedesca nella battaglia di Capo Matapan (27-28 marzo 1941) durante pi∙ ore di combattimento, assenza che si mostr≥ fattore decisivo della vittoria britannica, mentre lÆuso notturno del radar da parte britannica aggrav≥ la sconfitta italiana.